venerdì 30 ottobre 2020

COME DIPINGERE UN QUADRO IMPRESSIONISTA - TECNICA E METODO

Come dipingevano i pittori impressionisti? Quali erano i loro metodi? e quali i segreti della loro tecnica? Vediamo in questo post le strategie da seguire per dipingere alla maniera della pittura impressionista.



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Claude Monet - Ninfee olio su tela (particolare)



COS'E' LA PITTURA IMPRESSIONISTA 

La pittura impressionista nasce sul finire dell'Ottocento, e prende il nome, inizialmente con tono dispregiativo, dal titolo di un quadro di Claude Monet "Impression du soleil levant" . 

A Parigi, nel 1874 presso lo studio del fotografo Felix Nadar si tiene la prima mostra impressionista. E' una sede privata, offerta ai pittori da Nadar dato che le loro opere erano state rifiutate dal luogo espositivo ufficiale - il salon - dove questi dipinti erano apparsi troppo audaci, fuori dai canoni ufficiali di arte e bellezza in voga in quel periodo. 

Gli impressionisti utilizzavano infatti un linguaggio nuovo, sia nella tecnica che nei contenuti, rivelando un nuovo modo di concepire la realtà.

Ovviamente l'esposizione diede scandalo, suscitando l'indignazione della critica ufficiale, che bollò questi artisti con il termine spregiativo di "Impressionisti", termine che poi li renderà invece famosi in epoca successiva. I loro dipinti appaiono ai contemporanei come "non finiti", come qualcosa di realizzato male e senza perizia tecnica.

In effetti la loro tecnica, rompe le regole della pittura del passato, dando spazio all'emozione, alla pennellata veloce buttata giù "alla prima", senza cioè passaggi e ripensamenti successivi.

La caratteristica principale della pittura impressionista è data dalla presenza e dall'esaltazione della luce, dal movimento vibrante dei loro soggetti, e dal modo di dipingere di questi pittori, che, uscendo dai loro atelier si trasferiscono a lavorare soprattutto all'aperto, "en plein air" proprio con lo scopo di osservare, catturare e riprodurre al meglio la luce nei loro dipinti.

La rivoluzione originata dalla pittura impressionista, è stata poi alla base di tutto ciò che è accaduto a seguire, nei primi decenni del Novecento, dando origine alla pittura di avanguardia storica. 

Tutti i più grandi artisti operativi tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, devono la loro ricerca artistica alle scoperte pittoriche dell'impressionismo:  Van Gogh, Paul Gauguin, e poi Cezanne alla pittura del quale si sono rifatti Picasso e Braque, e così via;  in una continua scoperta ed evoluzione della pittura, sino a giungere ai giorni d'oggi, dove l'impressionismo è ancora ammirato, studiato ed amato da molti pittori contemporanei.

Nel terzo millennio la pittura impressionista è ancora viva. Ovviamente ha subito un'evoluzione nei temi rappresentati, in quanto la pittura, affinché possa essere considerata "significativa" deve rispecchiare il tempo in cui vive il suo autore. 

Sarebbe anacronistico, per un pittore del 2020 dipingere un soggetto raffigurante una signora con l'ombrellino parasole e gli abiti dell'Ottocento; mentre potrebbe essere interessante il soggetto di una signora in abiti contemporanei, colta in un atteggiamento tipico dei nostri giorni, seppur dipinto in modo impressionista.


INTRODUZIONE ALLA TECNICA IMPRESSIONISTA


La tecnica di un artista è il risultato di una ricerca approfondita e continua. Studio, pratica e perseveranza sono le caratteristiche che un pittore desideroso di progredire, deve mettere in campo quotidianamente, migliorando così il proprio talento naturale.

Oltre alla capacità tecnica, il pittore impressionista mette però in gioco anche il suo "sentire" e l'emozione che egli prova dinnanzi al soggetto.

Luce, colore, emozione ed "esperienza" del tema (cioè sentire il soggetto) sono i pilastri della pittura impressionista.

La capacità tecnica, che si acquisisce attraverso la sperimentazione sul "come" dipingere, e sul come eseguire la pennellata, è una cosa che non si ottiene dall'oggi al domani, ma solo attraverso un lungo periodo di applicazione, dedizione e anche sacrificio. 

Questo necessario sacrificio però sarà ripagato dal raggiungimento dell'obbiettivo di identificazione della propria pittura personale. 

La pittura impressionista inizia dunque con l'emozione provata dinnanzi al tema che intendiamo dipingere. Questo è l'elemento determinante affinché il pittore (che prova l'emozione o "impressione") possa imprimere questa sensazione nella tela e attraverso questa farla giungere a chi osserverà il dipinto.

Ogni pittore nel percorso della sua carriera andrà istintivamente a cercare quei temi che sente come "suoi" e di cui desidera parlare e trasmettere le sensazioni vissute, scartandone invece altri, che non si adattano al suo sentire e al suo modo di dipingere.

E' giusto che ciascun artista si dedichi a ciò che ama; questa è la principale "molla" che deve muovere il suo fare artistico, non certo la logica di moda o di mercato, così come il compiacimento di qualcuno che non sia se stesso. 

E' anche vero che occorre tenere conto di ciò che l'arte contemporanea produce oggi, ma senza annullare la propria personalità. Diciamo che occorre trovare una giusta mediazione. Anche Van Gogh, quando dipinse la serie di quadri con i peschi in fiore, scrisse in una lettera al fratello, che riteneva quel soggetto interessante per un potenziale pubblico acquirente.

Naturalmente lui stesso ne era affascinato, e questo suo sentire è stato magistralmente trasmesso nelle sue opere. Se ciò non fosse accaduto, non avrebbe potuto dipingere i quadri sinceri ed emotivi che invece questo grande artista ha creato.


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LA TAVOLOZZA DEL PITTORE IMPRESSIONISTA

Un pittore contemporaneo che volesse dipingere quadri, così come li dipinsero gli impressionisti, che passi deve quindi compiere? Quali colori deve utilizzare per rendere quei meravigliosi effetti di luce? 

Vediamo allora una possibile tavolozza di colori, tipica di artisti quale Monet, Renoir, Pisarro e gli altri impressionisti. 

I colori che la nostra cassetta deve contenere potrebbero essere i seguenti:

  • Il Bianco Titanio, coprente ed adatto all'ottenimento di tutte le altre tinte
  • Giallo cadmio, con il quale si ottengono (in mescolanza con il blu) dei bellissimi verdi oppure luci luminose
  • Giallo Ocra, un colore derivato dalla terra, adatto all'ottenimento di mezzi toni 
  • Terra di Siena Naturale, colore terroso giallastro e trasparente
  • Terra di Siena bruciata, ha un accento rossastro molto utile per dipingere ombre con tonalità calde
  • Rosso cadmio, colore intenso e brillante con il quale ottenere (unito al giallo cadmio) dei bellissimi arancioni molto luminosi
  • Rosso carminio, è un colore di tonalità fredda utilissimo per formare, in unione al blu oltremare, una gamma di viola e di lilla particolarmente belli
  • Blu oltremare, famosissimo blu, conosciuto sin dai tempi remoti per la sua bellezza e intensità
  • Blu cobalto, con il quale si ottengono "cieli" meravigliosi
  • Blu ftalo, è un blu intensissimo che mescolato al rosso cadmio o al carminio origina un nero
  • Blu di Prussia e verde smeraldo con i quali ottenere una infinita gamma di verdi brillanti.
Il nero, non è stato inserito nell'elenco in quanto gli impressionisti non lo usavano così come lo si trovava in commercio, ma preferivano crearlo mescolando tra loro vari colori, ottenendo in tal modo una gamma calda o fredda a seconda dell'armonia che volevano raggiungere nelle loro tele, in accostamento alle altre tonalità cromatiche presenti nel dipinto.


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GLI STRUMENTI DI LAVORO DEL PITTORE IMPRESSIONISTA

Naturalmente, oltre alla tavolozza composta con colori tipici presenti nei quadri impressionisti, il pittore contemporaneo che voglia seguire questa strada artistica deve munirsi di alcuni strumenti peculiari; primo fra tutti il cavalletto "da campagna" per poter dipingere en plein air.

Certo è che la vita frenetica di oggi, rende più difficile il poter "piazzare" il cavalletto in una via cittadina al fine di ritrarre ciò che accade in strada; però la tecnologia può senz'altro venirci incontro. Il cellulare , che tutti ormai possediamo e che è diventato una sorta di "taccuino" moderno, può senz'altro aiutarci a cogliere quegli attimi che colpiscono il nostro sguardo e che in qualche modo ci emozionano, per poterli poi dipingere nella tranquillità del nostro studio.

Gli altri strumenti dei pittori impressionisti, al giorno d'oggi, sono diventati consueti e comuni a tutti i pittori, è cioè: i colori ad olio contenuti nei pratici tubi, la tavolozza, le spatole, i pennelli e le tele per dipingere.

Certo, sul finire dell'Ottocento, non era così. Gli artisti lavoravano ancora prevalentemente nei propri studi,  con modelli in posa, diversamente da come invece fecero i pittori impressionisti, che andarono per strada a cogliere la figura umana nelle atmosfere cittadine e quotidiane tipiche della vita di tutti i giorni, oppure in campagna per ritrarre il paesaggio lasciandosi suggestionare da esso.


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COME DIPINGERE UN QUADRO IMPRESSIONISTA

Come detto più sopra, per poter dipingere un quadro di tipo impressionista, occorre innanzitutto lasciarsi catturare ed avvincere dal soggetto; sia esso un paesaggio, una figura umana colta in determinati atteggiamenti familiari, ricreativi o di lavoro (famosissima è la tela con la ragazza che serve al bancone del bar delle Folies Bergére dipinta da Edouard Manet nel 1881-82).

Molto importante, subito dopo la scelta del soggetto, è la luce in cui questo soggetto deve essere rappresentato. Generalmente gli impressionisti prediligevano luci e ombre con contrasti molto forti, oppure delicate atmosfere del mattino presto, della nebbia su Londra (come fece C. Monet)  o di luminose giornate parigine, così come le belle giornate primaverili allietate da feste danzanti e passeggiate all'aperto.

E' chiaro però, che l'impressionismo contemporaneo deve essere declinato ai nostri giorni; pertanto un pittore attivo nel 2020 che voglia dipingere un quadro impressionista dovrà sforzarsi di trovare nella contemporaneità quelle stesse caratteristiche che affascinarono i pittori di fine Ottocento.

La tecnica pittorica deve essere la medesima adottata dai pittori impressionisti, altrimenti non si potrebbe parlare di un quadro "impressionista".

Riassumiamo quindi le caratteristiche peculiari:

  • LA LUCE : E' forse la caratteristica principale della pittura impressionista. Luce in contrasto con le zone in ombra, sono parte fondamentale di un dipinto impressionista. Attenzione però, le ombre non sono mai dipinte utilizzando il nero, ma semmai sono costituite da un colore complementare (ovviamente scuro) del colore principale in luce (per esempio zone in luce basate sul giallo-arancio; le ombre viola scuro). Il nero puro, dalla pittura impressionista è bandito, e deve essere ottenuto mediante mescolanza di altri colori.
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  • IL DISEGNO: E' anch'esso un aspetto importante, ed è alla base per la riuscita di un buon dipinto. Le tecniche per effettuare un disegno corretto sono molteplici, soprattutto al giorno d'oggi che la tecnologia ci può aiutare più di quanto abbia fatto in passato (gli artisti nella storia hanno comunque sempre utilizzato i mezzi che il loro tempo offriva: vedi la camera ottica di Canaletto o la griglia utilizzata da Durer e Van Gogh). Vediamo quali i principali metodi per riportare fedelmente il disegno (o una fotografia) su tela:
  1. Oltre al disegno a mano libera, si può ricorrere ad altri metodi quali la quadrettatura di una immagine stampata (disegno o fotografia) e con la successiva riproduzione sulla tela, degli stessi riquadri in proporzione esatta (1:1 oppure ingranditi in multiplo) attraverso i quali è possibile, seguendo esattamente ciò che c'è in ogni quadrato dell'immagine, riprodurre fedelmente il soggetto sulla tela quadrettata a sua volta. Più la quadrettatura sarà formata da quadrati piccoli e numerosi, e più sarà possibile eseguire un disegno fedele e "fotografico".
  2. Una griglia disegnata su un foglio trasparente (o un vetro) ed interposto tra il nostro occhio e il soggetto en plein air da riprodurre.
  3. Un altro metodo che molti pittori contemporanei utilizzano è il ricalco da un'immagine stampata avente le stesse dimensioni della tela su cui vogliamo dipingere, oppure la proiezione direttamente sul supporto con un proiettore di immagini jpg (o un episcopio).
  4. Di sicuro una buona capacità disegno a mano libera resta il metodo migliore e più affascinante per un artista; qualità che si acquisisce con l'esercizio e la pratica quotidiana. Un suggerimento ulteriore (oltre a quello di disegnare  su carta)  è quello di eseguire il più sovente possibile, un allenamento mentale osservando il soggetto e ricostruendolo nella nostra testa, seguendo le sue linee, come in un disegno immaginario.  E' una pratica che allena l'occhio, la mente e in conseguenza anche la mano.

  • LA PENNELLATA: Il modo in cui si stende il colore sulla tela è senz'altro un aspetto peculiare della pittura impressionista. Come è noto, questi pittori misero a punto una tecnica pittorica che prevedeva l'uso di piccole pennellate accostate o sovrapposte, così come puntini messi gli uni accanto agli altri con lo scopo di creare una fusione ottica del colore. Ogni pittore impressionista ha poi declinato, in modo personale, queste tecniche. I dipinti impressionisti, pur appartenendo tutti alla stessa corrente artistica, mantengono comunque la loro peculiarità e personalità legata al suo autore.

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Claude Monet - Passeggiata sulla scogliera (dettaglio) 1882


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Claude Monet - Veduta delle Tuileries (dettaglio) olio su tela - 1875


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Georges Seurat - Insieme di modelle (dettaglio) - 1888 

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Dettaglio


Leggi anche: Come fare i disegni in prospettiva


  • LA PITTURA EN PLEIN AIR: Anche se come dicevamo, la vita di oggi è piuttosto frenetica, il piacere di dipingere un quadro, osservando dal vero un soggetto paesaggistico (o una scena cittadina con figure umane, animali ecc.) resta comunque un'esperienza che il pittore impressionista contemporaneo dovrebbe almeno una volta provare. Recarsi con tutti gli strumenti del mestiere dinnanzi al proprio soggetto all'aria aperta, è senz'altro un aspetto da non sottovalutare, per respirare ed assimilare in profondità ciò che si intende dipingere.

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Claude Monet - Veduta delle Tuileries (dettaglio) olio su tela - 1875


 CONCLUSIONI

La pittura impressionista è ancora oggi una modo di dipingere in grado di affascinare e di meravigliare, in virtù della forza espressiva che permette di raggiungere. 

Il pittore impressionista contemporaneo dovrà lasciarsi avvincere dal paesaggio di oggi, bello o brutto che sia, e  che, per il solo fatto di poter essere vissuto e sentito, contiene una sua poetica degna di essere dipintaLo stesso vale per le scene di vita quotidiana, che  a volte possono non piacerci e vorremmo che fossero diverse; magari amene, come lo furono - almeno in apparenza - quelle ritratte nei quadri degli impressionisti di fine Ottocento.

Sarà il nostro pennello e la nostra tela a rendere interessante, ciò che magari al primo sguardo può non sembrarlo. Perciò emozioniamoci dinnanzi al nostro soggetto e dipingiamolo alla maniera degli impressionisti, qualcosa di buono ne verrà fuori.

 

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Bibliografia:

Manuale del pittore impressionista . Tecniche e metodi, teoria e pratica, analisi delle opere. Julio Ducuron

Impressionismo - Scala LOGOS









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