venerdì 19 giugno 2020

CHIAREZZA E TONALITA' DEL COLORE

Cosa si intende per chiarezza del colore? e i termini tonalità cromatica e acromatica cosa significano? vediamo di approfondire questi concetti nel post di oggi. 



E.MATISSE COLLAGE - CHIAREZZA LUMINOSITA' E TONALITA' DEL COLORE - BLOG ARTISTAH24


Johannes Itten nel suo disco cromatico pone i tre colori primari ai vertici di un triangolo dove il giallo è posto in alto, il rosso è posizionato sulla destra e il blu sulla sinistra.

Tra un colore primario e l'altro sono inserite le tonalità secondarie:

- arancione (formata dalla combinazione del rosso e del giallo)
- verde (formata dal blu e dal giallo)
- viola (che è la combinazione del rosso e del blu)

Tra ciascun colore primario e le tonalità di colore secondario, sono poste infine le tonalità terziarie (che in totale sono sei):


- Giallo rossastro (arancione con prevalenza di giallo)
- Rosso giallastro (arancione con prevalenza di rosso)
- Giallo bluastro (verde con prevalenza di giallo)
- Blu giallastro (verde con prevalenza di blu)
- Rosso bluastro (viola con prevalenza di rosso)
- Blu rossastro (viola con prevalenza di blu)


I RAPPORTI DI CHIAREZZA - LA LUMINOSITA' DEL COLORE


In relazione alla saturazione di ciascun colore, corrisponde il grado di chiarezza o luminosità.

Questo grado di chiarezza viene stabilito sulla base dei rapporti di luminosità tra coppie di complementari stabilito da Schopenhauer

Le coppie di complementari sono:

- arancione e blu
- verde e rosso
- viola e giallo

Nella ruota di colori che illustra i rapporti di chiarezza, ciascun colore secondario è accostato alla tonalità primaria che non entra nella mescolanza che lo compone, essendone esclusa e divenendo in tal modo ad esso complementare.






Dagli esperimenti condotti su queste coppie di colori complementari è emerso che :

- IL GIALLO appartenente alla coppia di tonalità complementare giallo-viola è risultato di tre volte più luminoso del viola a cui è accostato.

- L'ARANCIONE che è inserito nella coppia complementare arancione-blu è due volte più luminoso del blu

- VERDE e rosso, hanno infine lo stesso grado di luminosità, sono quindi in rapporto di 1: 1

Questi esperimenti hanno condotto alla formulazione di vere e proprie formule matematiche, con le quali, attraverso l'attribuzione di un numero a ciascuna tonalità,  è possibile stabilire il rispettivo grado di chiarezza.

Innanzitutto definiamo cosa si intende per VALORE di un colore


  • Il valore descrive la luminosità e la brillantezza del colore. Ad esempio il rosa ha un valore più alto del marrone.

Se attribuiamo il valore 9 al giallo, che ha la massima luminosità e quindi la massima chiarezza, e il valore 3 al viola che ha invece il minor grado di chiarezza e luminosità, secondo la legge di Talbot (che misura la durata dell'impressione luminosa sulla retina dell'occhio) la media ponderale produrrà un valore di grigio pari a 6

La formula matematica è la seguente:

(9+3) = 12
12:2 = 6 

Poniamo questo valore di grado 6 del grigio, al centro ipotetico dell'insieme di colori sopra descritti ed indicati nella ruota cromatica più in basso.

Nella ruota, i tre colori primari posizionati a triangolo, hanno le tonalità secondarie giustapposte tra di loro, così come quelle terziarie.

Nel rapporto di chiarezza, il totale di ciascuna somma dovrà essere il medesimo; ottenuto sommando il valore delle varie coppie di colori complementari, in modo che sia sempre 12 e il valore medio sempre 6.

Tutti gli altri colori, che formeranno le coppie di complementari sono posizionati in scala discendente, dal giallo (che è il massimo grado) al viola che è il minimo; 

Facendo un esempio ulteriore:
  • Se scuriamo il massimo grado di giallo, immettendo una quota di rosso, otterremo come ormai sappiamo, il giallo-rossastro, facendo scendere il valore di chiarezza al grado di 8.
La tabella inserita nella ruota cromatica, dove il 9 equivale al giallo e il 3 al viola sarà la seguente:


CHIAREZZA E TONALITA' DEL COLORE ruota con valori di chiarezza - Blog Artistah24




Nel nostro esempio, per ottenere sempre il grigio dal valore di 6, occorrerà che il colore complementare del Giallo-rossastro (che è un arancione nel quale il giallo è in quantità maggiore rispetto al rosso), che è il Blu-rossastro (quindi un viola dove il blu è in quantità maggiore rispetto al rosso) schiarisca di un grado (rispetto al minimo del viola che è pari a 3), portandosi sul valore 4.

Proseguendo nell'esempio, con un ulteriore inserimento di rosso nel Giallo-rossastro avremo la formazione della tonalità arancione dove  il giallo è ancora in quantità maggiore rispetto al rosso e il valore sarà pari a 7

Dalla parte opposta della ruota, il suo complementare della gamma dei blu, dovrà salire di un grado in chiarezza, giungendo al valore 5, mediante l'aggiunta, di una quantità di giallo che lo fa virare verso il verde.

E così via per tutte le coppie di colori complementari, il cui rapporto di chiarezza sarà sempre confrontato con il grigio centrale della ruota, posto pari ad un valore di 6. 


LE TONALITA' ACROMATICHE



Le tonalità acromatiche sono il bianco, il nero e il grigio


Anche i grandi maestri della storia dell'arte si sono occupati di capire e definire il ruolo di colori neutri quali il grigio, oppure, del ruolo che possono avere in pittura il bianco e il nero.

Henri Matisse considerava il bianco, come una tonalità utile per creare zone di riposo tra i colori, mentre Baudelaire definiva il nero come "uno zero che al massimo può servire per schiarire il viola"



Atanasio Soldati, ci dice Garau nel saggio "Le armonie del colore", raccontava che Picasso e Braque, per ottenere il nero, mescolavano il rosso e il verde (che tra di loro sono colori complementari) ottenendo il tal  modo, un nero, influenzato, a seconda dei casi, dalla maggior presenza dell'uno o dell'altro colore: quindi un nero verdastro se è il verde a essere in quantità maggiore, oppure un nero più rossastro e caldo se, al contrario, è il rosso ad essere presente in quantità maggiore. Un nero equilibrato se le due tonalità sono presenti in parti uguali.

Garau, nel suo testo, afferma inoltre di aver provato egli stesso a replicare questo esperimento di Picasso e Braque, ottenendo appunto i risultati appena descritti.

Aggiungendo poi una pennellata di nero d'avorio, sopra il colore nero prodotto dalla  descritta mescolanza del rosso e del verde, si ottiene un contrasto di nero molto profondo, che Garau definisce "un buco nero in una superficie nera", aggiungendo anche che, non esistono bianchi e neri in senso assoluto, ma tanti bianchi e tanti neri di diversa chiarezza.

Queste tonalità di bianco e di nero, e di grigio, non sono colori come il rosso, il giallo e il blu, ma sono da considerare tonalità acromatiche.





LE TONALITA' CROMATICHE


Che cos'è il cosiddetto CROMA, da cui originano le parole "cromatico" e "acromatico"?


  • Per croma si intende l'intensità o saturazione di un colore. Ad esempio il rosso, ha un croma (quindi un grado di saturazione) più elevato del rosa o del marrone.
Le tonalità cromatiche sono  


  • colori primari, quali il rosso, il giallo e il blu.

  • I colori secondari che come sappiamo, sono composti in quantità paritetiche e a coppie, dai tre colori primari, dove in ciascuna coppia, il terzo colore primario rimane escluso.

  • Infine i colori terziari, composti anch'essi a coppie dai colori primari, ma in quantità sbilanciate.

  • Le tonalità acromatiche, come detto sono invece il nero, il grigio e il bianco.

Sia le tonalità cromatiche che quelle acromatiche possono infine essere distinte in:

  • tonalità calde
  • tonalità fredde


  • Le tonalità calde sono quelle dominate dal colore rosso, dal giallo e dalle loro mescolanze secondarie e terziarie


  • Le tonalità fredde sono invece quelle in cui abbiamo il blu, il blu-verde e il verde.

Per concludere, anche nelle tonalità acromatiche bianco, nerogrigio, possiamo distinguere una componente calda o fredda a seconda che essi contengano una parte (seppur minima) di colore caldo (quindi giallo o rosso e loro mescolanze secondarie e terziarie) eppure di colore freddo (quindi il blu e sue mescolanze secondarie e terziarie).



Fonte bibliografica:

Le armonie del colore - Augusto Garau - Ed. Hoepli



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