mercoledì 18 dicembre 2019

CANALETTO - LA TECNICA PITTORICA

Com'era la tecnica artistica di Canaletto? In quale modo il grande artista veneziano, impostava le sue famose vedute di Venezia?
Inoltre, che cos'era la camera ottica? e come è stata usata da Canaletto nel suo processo artistico?



Canaletto - La tecnica pittorica - Quaderno con vedute di Venezia - Canaletto Artistah24 blog - disegni del Canaletto
Disegni e dipinti a confronto - Canaletto



CHI ERA CANALETTO?



Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto, nasce a Venezia il 17 ottobre 1697, fu pittore vedutista attivo a Venezia nella prima metà del settecento. La sua formazione artistica inizia presso la bottega del padre Bernardo, specializzata in pittura e scenografie teatrali. Canaletto è considerato uno dei più brillanti disegnatori di tutti i tempi, e meravigliosi sono i quaderni di disegni che ci ha lasciato, dove con l'ausilio della camera ottica appuntava le prospettive e i dettagli delle vedute che poi sapientemente ricomponeva nella tranquillità del suo studio, creando i suoi capolavori. Muore a San Lio (VE) il 18 ottobre 1768.


Canaletto La tecnica pittorica - blog artistah24 - una pagina del quaderno di Canaletto con disegni di Venezia
Disegni del Canaletto


CANALETTO E LA SUA CAMERA OTTICA



Per catturare efficacemente le sue splendide vedute del Canal Grande o di Piazza San Marco, Canaletto utilizza uno strumento già in voga presso i pittori del Nord Europa, che col suo ingegno perfeziona ulteriormente realizzando la sua famosa camera ottica (che precorre l'invenzione della macchina fotografica).


Canaletto La tecnica pittorica  - la camera ottica in legno del Canaletto

La camera ottica è una scatola nella quale l'immagine degli oggetti esterni, attraverso i raggi luminosi che li compongono, penetra attraverso un piccolo foro riflettendosi sul foglio di carta, posizionato sulla base superiore della scatola, dove si trova un vetro smerigliato. Con il posizionamento di una lente sul foro di entrata della luce, l'immagine diventa più nitida e luminosa. Canaletto, inoltre, apporta anche un'altra innovazione: in fondo alla scatola (sulla parete opposta al foro con la lente) posiziona uno specchio inclinato di 45° con lo scopo di riflettere l'immagine proveniente dal foro (il futuro obbiettivo fotografico) . Su questo schermo, così creato e protetto dalla luce esterna attraverso un cappuccio scuro che ha lo scopo di rendere più luminosa l'immagine riflessa, pone un foglio di carta oleata su cui disegna l'immagine in trasparenza.

E' uno strumento portatile questo, che Canaletto utilizza per poter scegliere  e posizionare la migliore inquadratura sul foglio di carta. Come un moderno fotografo percorre i calli, i campielli e i canali di Venezia, alla ricerca di vedute suggestive, scegliendone con sicurezza le giuste prospettive. Con il suo strumento riporta i dettagli e le linee di forza dei paesaggi veneziani, annotando anche a margine i toni, i colori, le luci e le suggestioni che poi dovrà ricordare nell'esecuzione della sua opera.

Nel suo atelier, Canaletto, ripassa e disegna sui fogli del quaderno gli appunti presi "en plein air" con la camera ottica, completandoli con il ricordo e la sua grande esperienza.




CANALETTO - LA TECNICA PITTORICA  blog artistah24










I QUADERNI DI DISEGNI DI CANALETTO

CANALETTO - LA TECNICA PITTORICA  blog Artistah24




Il Canaletto si serve della sua camera ottica per ottenere una veduta molto ampia del paesaggio.


Disegnando in successione diverse inquadrature contigue, partendo da un punto fisso attorno al quale fa muovere e ruotare la camera ottica, ed accostando ciascun disegno al precedente, ottiene in tal modo una panoramica a 360°, un po' come facciamo oggi con lo smartphone, attraverso l'applicazione di foto panoramica che scatta immagini in sequenza. 

Questi disegni testimoniano il modo in cui il Canaletto pensava e realizzava i suoi dipinti di ampia veduta e le sue dettagliatissime incisioni; dimostrano anche come un artista riesca a trasformare in un "suo disegno" lo schema che trae origine da uno strumento,  da un oggetto che fornisce un ausilio ma che poi nelle mani del pittore diviene altro, diviene il ricordo di una sua visione, l'appunto di una sensazione che egli ha provato.

L'analisi di questi disegni sui quaderni di Canaletto dimostra altresì, che lo studio dal vero, comunque esso sia condotto serve proprio ad imparare a vedere, osservare il soggetto con attenzione, farlo proprio e poi, con qualsiasi mezzo riportarlo a nuova vita sulla tela o sul foglio da disegno. Il pittore nel suo operare artistico, rappresenta il "proprio vero" quello che esiste nella sua testa e nel suo cuore.


Leggi anche: Il Taccuino del pittore


MA COME SI USAVA LA CAMERA OTTICA? 


Come più sopra spiegato la camera ottica presentava un "obiettivo" così come lo intendiamo anche oggi, un foro cioè da cui filtrava la luce che, attraverso un gioco di vetri e specchi, andava a formare l'immagine su cui il pittore poteva, in trasparenza, disegnare le forme e i dettagli del paesaggio inquadrato. 

Attraverso questo strumento, come dimostrato dagli schizzi sul quaderno di Canaletto, era possibile precisare i particolari di un soggetto, messo a fuoco ed inquadrato in vari punti successivi, sino ad ottenere tutta la scena osservata in modo completo.

Puntando l'obbiettivo verso il Canal Grande o la basilica di San Marco, così come faceva il Canaletto, riceveremo sullo schermo trasparente della camera, l'immagine messa a fuoco, riflessa dagli specchi interni. Sovrapponendo un foglio di carta trasparente possiamo disegnarne i contorni, appuntare i toni di colore, tratteggiare le zone a chiaroscuro per definirne le ombre e le luci. Basterà poi guardare il disegno trasparente, ribaltandolo, per avere l'immagine reale e da questa ricavare ogni altro disegno, proprio come faceva  Canaletto.


Leggi anche; Rembrandt - La tecnica pittorica 



 
Bibliografia:
Dipingere - corso di pittura e disegno di Gaspare De Fiore - Fabbri Editori

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