mercoledì 21 agosto 2019

TORNARE A STUDIARE IN ACCADEMIA A 40 ANNI

E' possibile in età non più giovanissima iniziare un percorso di studi accademici parallelamente ad un'altra attività lavorativa? Certo che si! vi spiego come fare in questo articolo.

Dove trovare il tempo necessario per seguire un percorso di studi a 40 anni e più? In che modo avere costanza e la determinazione per tornare a studiare in Accademia seguendo la propria passione?   Ovviamente per poter riuscire nell'impresa, deve essere un obiettivo che ci poniamo con grande determinazione;  durante la mia esperienza di studio, a Brera, ho visto ultra 40enni, 50enni e persino 80enni sostenere esami in modo brillante e con maggior passione ed interesse di tanti giovani studenti. 


TORNARE A STUDIARE A 40 ANNI  - IN ACCADEMIA PER PASSIONE!
TORNARE A STUDIARE IN ACCADEMIA A 40 ANNI  

La passione e l’interesse per la materia scaturiscono dalla scelta consapevole che si compie in età adulta, rispetto a quella che in età giovanile, potrebbe essere indotta da altre dinamiche.
E’ vero anche che, per diventare artista, non è strettamente necessario avere un titolo accademico, in quanto la storia dell’arte contemporanea ci parla di numerosi artisti di grande fama che hanno una formazione da autodidatta. E’ però altrettanto vero che cadere nel dilettantismo è molto facile. Un percorso di studi mirato,  potrebbe aiutare a superare questo problema ed indirizzarci verso una ricerca artistica più interessante e significativa.


CONCILIARE STUDIO E LAVORO



Una volta effettuata la scelta di iscriversi all’Accademia di belle arti della propria città (o città più vicina), un nodo importante da sciogliere è quello di conciliare l’ impegno lavorativo con l’impegno di studio. Se abbiamo deciso di svolgere un lavoro part-time la cosa diventa fattibile, anche se non priva di difficoltà



Se invece abbiamo un lavoro a tempo pieno sarà ovviamente ancora più difficile seguire un percorso regolare di studi, dato che, nelle accademie e università, è generalmente richiesto l’obbligo di frequenza e occorre frequentare molti laboratori pratici da cui non si può prescindere, a cominciare da quello di Pittura (o scultura, grafica e altro a seconda dell'indirizzo di studi prescelto). Ma anche in questo caso la legge ci viene incontro aiutando lo studente lavoratore con alcune agevolazioni previste dai contratti di lavoro.

Lo studente-lavoratore può inoltre usufruire, in Accademia, della possibilità di riduzione delle ore di frequenza obbligatorie previste per ciascun corso, a condizione di concordare la cosa con il proprio docente e di arrivare, comunque preparato all’esame; va da sé che sconti non ce ne sono, si tratta solo di una agevolazione in termini di tempo e presenza fisica e NON di preparazione.



PERMESSI PER SOSTENERE GLI ESAMI



La legge prevede a livello generale, permessi speciali a favore dello studente-lavoratore, che però cambiano a seconda del tipo di contratto di lavoro e/o del tipo di professione svolta, e sono regolati in modo più dettagliato in riferimento a ciascuna azienda sulla base del contratto che essa applica. 

In linea di massima è riconosciuta la possibilità di assentarsi dal lavoro sia per sostenere gli esami (sono previsti fino a 5 giorni retribuiti) e sia per frequentare le lezioni o preparare la tesi,  a patto però che lo studente sia regolarmente iscritto ai corsi di studi. 

Potete trovare una chiara spiegazione di questo argomento a questo link: https://www.laleggepertutti.it/206136_permessi-studio-per-studenti-lavoratori


Tornare a studiare a 40 anni - in accademia per passione
TORNARE A STUDIARE IN ACCADEMIA A 40 ANNI  




QUANDO STUDIARE  



Risolto, o per lo meno ridimensionato, il problema della frequenza in accademia, resta l'altro grosso scoglio che lo studente-lavoratore deve affrontare e cioè in quale momento della giornata mettersi a studiare. Escludendo la notte (sconsigliabile dato che di giorno occorre essere freschi e riposati, sia per lavorare che per produrre lavori decenti per l'accademia!) rimane davvero poco tempo e gli argomenti di esame sono  molti, soprattutto dopo la riforma delle Accademie che sono diventate a tutti gli effetti Università.

Un momento idoneo potrebbe essere la mattina presto, che prevede di puntare la sveglia almeno un'ora prima dell' orario previsto per recarsi al lavoro, e la sera dopocena eliminando la TV e lo smartphone. 
Film, documentari, talk show vengono ripetutamente proposti, per cui non ci perdiamo niente se per un periodo, e per questo obiettivo elevato che ci siamo posti, non guardiamo i programmi televisivi. Stesso discorso vale per i social network e le altre attività che normalmente faremmo con lo smartphone.

Per coloro che invece hanno un lavoro part-time le cose sono un po' più semplici ma comunque impegnative, in quanto l'intero pomeriggio, se non si sta ben concentrati sul nostro fine, può “svanire” in un attimo; quindi niente sonnellini pomeridiani, niente giretto al parco MA LAVORO sull’opera e/o studio dell’argomento d’esame. 

Di fatto occorre rendere produttivo ogni minuto che si ha a disposizione.

Altre due buone abitudini sono quella di avere sempre con sé il libro che si sta studiando per l'esame e un taccuino e matita per fissare idee, appunti, suggestioni e tutto ciò che potremo utilizzare per sviluppare un dipinto o una scultura a seconda del tipo di laboratorio che stiamo frequentando; anche lo smartphone, in questo caso, si rivela uno strumento molto utile; prendiamo appunti fotografici di tutto ciò che colpisce il nostro interesse; è un materiale che potrebbe successivamente tornarci utile quando saremo alla ricerca di ispirazione per nuove opere.


Per concludere, frequentare un percorso di studi in età adulta può rivelarsi una bella esperienza che vale la pena fare! L'importante è crederci ed essere determinati nel perseguire il nostro obiettivo.
Non pensiate che fare una scelta del genere sia un capriccio. Un percorso di formazione permanente deve accompagnarci per tutta la nostra vita e non soltanto nel periodo scolastico canonico. E' una tra le migliori buone abitudini per crescere sia come artisti che come esseri umani.







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