Si può cambiare la propria vita lavorativa sostituendola con un’attività legata alla propria passione per l’arte? E come si fa a porre in atto l' obbiettivo di diventare artista a tempo pieno, per trasformare la nostra passione in un lavoro vero e proprio con cui sostentarci?
Agite e avrete il potere. affermò R.W. Emerson e questa frase riassume
molto bene ciò di cui intendo parlare in questo mio primo articolo, ma più in generale spiega
lo scopo di questo blog che ho chiamato Artista h24 - Diventare artista a tempo pieno, per raccontare la mia esperienza e come da commercialista (infelice) mi sia trasformata
in artista (molto felice!)
Per molti di noi, amanti dell’arte, l’ obiettivo di fare della propria passione un lavoro a
tempo pieno risulta spesso piuttosto difficile da raggiungere, per tanti
motivi, di cui il primo e il più importante riguarda la necessità di guadagnare
soldi per il nostro sostentamento quotidiano, cosa che essere pittore a
tempo pieno non sempre garantisce, per lo meno non sull’inizio.
Chiunque nutra dentro
di sé il desiderio di fare nella vita un lavoro di tipo artistico o creativo
che lo appassioni veramente, sa quanto sia doloroso essere invece costretto
a svolgere per lunghe ore al giorno , tutta un’altra mansione, scelta
semplicemente per ragioni economiche o derivata dall’indirizzo di studi intrapresi
in gioventù in modo non troppo consapevole.
Per poter produrre opere significative occorre essere freschi,
avere energie e poter ragionare serenamente su ciò che si sta creando. Tutte
condizioni che vengono a mancare dovendo impegnare gran parte del proprio tempo
per lavorare, recarsi al lavoro, tornare a casa, adempiere a tante commissioni
e poi finalmente (esausti) cominciare a produrre qualcosa.
Come scrive il grande pittore Eugène Delacroix nel suo
celebre diario “se sei stanco produci una pittura stanca”. In luogo della parola pittura leggasi anche musica,
scrittura, danza o ogni altra passione che l’essere umano possa nutrire.
Come e perché effettuare la trasformazione
Ad un certo punto della propria vita ci si trova quindi a
fare i conti con una possibile scelta: andare avanti a soffrire come detto più
sopra, per ragioni familiari, di abitudine o di capacità di reddito a cui non
si vuole rinunciare, oppure prendere in mano la situazione e uscire
dalla cosiddetta “zona di confort” che
altro non è che l’abitudine! E’ il percorso prestabilito che ormai compiamo in
modo quasi automatico, senza sforzo apparente ma con sofferenza, rassegnazione
e nessun entusiasmo.
La buona notizia è che da una crisi può nascere qualcosa di
nuovo, quindi prendiamo coraggio e cominciamo a pianificare la nostra metamorfosi.
Primi passi da compiere per cambiare il proprio lavoro in un lavoro artistico
Innanzitutto chi
vuole essere artista, almeno
sull’inizio deve avere due lavori: quello che definiremo “ufficiale” e che ci
permette di vivere, e quello “ufficioso” ovvero il lavoro artistico, svolto per
passione e che inizialmente, non solo non produce alcun introito ma semmai
genera spese per l’acquisto dei materiali e altri strumenti del mestiere; ebbene
questo lavoro artistico piano piano dovrà insinuarsi sempre di più nella nostra
giornata lavorativa.
Per poter soppiantare il lavoro “ufficiale” con il lavoro
artistico è necessario progressivamente ridurre le ore di lavoro di ufficio (o
quello che sia). Certo penserete che non sia facile, invece forse proprio in
questo momento di crisi economica gli impieghi part- time sono particolarmente apprezzati.
Magari all’interno della azienda dove già lavorate potrebbero accogliere
favorevolmente la domanda di una riduzione di orario. E la riduzione di orario in
questione potrebbe essere anche solo di una o due ore giornaliere, non occorre necessariamente
passare dalle canoniche otto alle quattro ore. L’obiettivo è avere a
disposizione qualche ora tutti i giorni
da dedicare con costanza alla propria arte.
La mia esperienza
Il motivo scatenante che mi fece prendere la decisione di
trovare un’alternativa al mio lavoro che era quello di commercialista in carriera, fu un viaggio a
Parigi, città culla dell’arte e luogo
dove tutti tra i migliori artisti del secolo scorso (soprattutto quelli che io amo di più) vissero e
produssero tante delle loro più belle opere.
Parigi è piena di riferimenti alla vita bohémienne che vi si
svolse, dai caffè con tavolini all’aperto dove gli artisti
si ritrovavano, alle vie cittadine che sono rappresentate nei quadri degli
impressionisti, ai tanti musei e
gallerie d’arte da poter
visitare.
Respirare quell’aria artistica fece si che al mio ritorno
non fossi più la stessa persona. L’idea di tornare a fare conti e occuparmi di
fisco per tutta la giornata mi apparve improvvisamente impensabile, un problema
grosso a cui dovevo necessariamente porre un rimedio a scapito della mia salute
fisica e mentale.
Misi quindi un annuncio di ricerca di lavoro specificando
che desideravo trovare un impiego part-time che mi impegnasse non più di 4-5
ore al giorno.
Vivevo da sola, avevo appena iniziato a pagare il mutuo di
casa mia che a quell’epoca era pure piuttosto elevato, pertanto non volevo, e
neanche potevo, rimanere senza alcun reddito per seguire la mia passione.
Certo ridurre l’orario di lavoro determina minori entrate
però se si considera il guadagno in termini di salute, il fatto di non pranzare
fuori tutti i giorni e non ultimo il minor peso fiscale su un reddito inferiore,
ecco che forse diventa una strada percorribile.
Conclusioni
Il blog si intitola però “Artista
h24 - Diventare artisti a tempo pieno”,
e per ora siamo fermi alla mezza giornata, direte voi… certo è vero, ma vi
garantisco che già la qualità della vita ne risente in modo significativo! Ed è
un percorso che si può attuare in tempi piuttosto brevi. Per passare poi a
tempo pieno ci vorrà un ulteriore sforzo, che tuttora anche io sto ancora
facendo.
Questo comunque non è che il primo passo per iniziare il
proprio "cambio di vita..."
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